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Il Sud #InRete con l'Europa. La mobilità sostenibile riparte da qui

Eventi

Mezzogiorno in punto

Una tre giorni intensa che ha visto protagonista il PON IR, all’interno del Festival dello Sviluppo sostenibile promosso da ASVIS, l’alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, il 25, 26 e 27 ottobre. Infrastrutture strategiche, nuova mobilità e reti idriche all’avanguardia, i temi al centro dei dibattiti organizzati dal PON Infrastrutture e Reti.


Gli appuntamenti hanno rappresentato un’occasione per approfondire le linee strategiche del Programma sugli sviluppi del prossimo futuro, anche in virtù dei molti cambiamenti in corso nel mondo delle infrastrutture su larga scala. 

Il potenziamento di infrastrutture e reti: il Programma

L'efficientamento delle reti idriche: il Programma

Sei panel di discussione con numerosi ospiti, da cui sono emersi molti spunti. Tra questi sicuramente interessante l’appuntamento dedicato a porti e intermodalità, che si è concentrato sulle capacità produttive degli scali, sull’offerta tecnologica e informatica e sulla facilitazione di una maggiore integrazione tra aree portuali e retroportuali. Tra gli ospiti Donato Lamacchia, Autorità di Gestione PON IR, MIMS, Carla Peduto, RLA Porti.

Ugo Patroni Griffi, Presidente dell’AdSP Mare Adriatico Meridionale, Marcello Minenna, Direttore Generale dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, Monica Torchio, Esperta della Task Force Ambiente del PON IR. Come ricordato dalla Dottoressa Peduto, tutti gli interventi che saranno previsti su porti e interporti “mirano a migliorare la qualità degli ormeggi, delle banchine, a proteggere dalle mareggiate e dall’insabbiamento i bacini idrografici, attraverso la realizzazione di mantellate o dighe”, disposizioni urgenti per la messa in sicurezza di infrastrutture strategiche, spesso danneggiate anche dai profondi e improvvisi cambiamenti climatici che pesano sul rischio idrogeologico e aumentano qualità e quantità degli interventi manutentivi. Donato Lamacchia, Autorità di Gestione PON IR, è poi tornato sul tema finanziamenti mirati su infrastrutture e sviluppo del Sud Italia “Abbiamo verificato quanto i nostri finanziamenti si siano trasformati in interventi strategici per il territorio e per le autorità del sistema portuale. I beneficiari stanno lavorando alacremente per poter portare e finalizzare questi interventi e successivamente creare una crescita di tutto lo sviluppo del Mezzogiorno. Una crescita che sia sostenibile, inclusiva, territoriale ed economica di queste regioni, che sono meno sviluppate di altre, ma che si stanno rilanciando e rilanciano l’intero sistema Paese”.

Infrastrutture e trasporti sono stati al centro di una discussione approfondita e con diversi interlocutori esperti, che ha approfittato della missione specifica del PON IR, il cui  scopo è quello di creare uno spazio unico europeo dei trasporti multimodale, puntato con investimenti nella TEN-T, utilizzando le proprie risorse per finanziare interventi destinati all’ammodernamento infrastrutturale e tecnologico delle linee ferroviarie, sia con il completamento delle opere in corso, sia con nuovi interventi.

È stato fondamentale però partire da un attento check dell’esistente per capire come intervenire, come specificato da Elisa Anna Di Palma, Esperta della Task Force Ambiente del PON IR: “Sono state analizzate nell’ambito del monitoraggio ambientale di VAS tutte le infrastrutture di trasporto ferroviario, realizzate nel Mezzogiorno e in particolare per queste infrastrutture sono stati rilevati dati che riguardano sia l’emissione di gas climalteranti, sia l’adattamento al cambiamento climatico. Di tutti i progetti finanziati abbiamo a disposizione un database significativo, che può garantire che gli investimenti finanziati siano sostenibili nel tempo”.

Si guarda al futuro con interventi importanti e finanziamenti corposi, come ricordato da Francesco Corso, Responsabile di Linea dell’Asse I Reti Ferroviarie del PON IR: “L’incidenza dei progetti presentati per la lavorazione delle ferrovie è di circa un miliardo su 2,2 miliardi che occuperà il nostro programma e che l’avanzamento di questi progetti suddiviso per rete Core e adduzione alla rete Core è abbastanza evoluto. Di questo miliardi circa 800 milioni sono sulla rete COR e ne abbiamo certificati circa 600. 200 milioni sono sulla rete di adduzione e ne abbiamo certificati 125”.

Occorre continuare a pensare anche a come rendere i trasporti sempre di più un sistema integrato e digitalizzato; su questo tema molti gli stimoli nel focus proposto dal PON IR su “Gli Intelligent Transport System (ITS)”.  Ne hanno discusso Donato Lamacchia, Autorità di Gestione PON IR, MIMS insieme a Luigi Carrarini, Responsabile Progetto Smart Road ANAS, Gianluca Martini, RLA ITS del PON IR.

Un sistema intelligente e integrato di trasporti consente di gestire al meglio i flussi di traffico, passeggeri e merci, al fine di distribuire tali flussi in modo equilibrato tra le varie modalità, per una maggiore efficienza, produttività e sicurezza. Proprio Gianluca Martini, RLA ITS del PON IR ha insistito sull’importanza di investire in questo senso “I sistemi ITS danno la possibilità a chi usufruisce dei sistemi di trasporto di poter cambiare la modalità, efficientando questo cambiamento di modalità stessa; perciò una persona che inizia un viaggio in automobile può poi prendere in considerazione di cambiare il mezzo di trasporto (nave o aereo) e nell’ambito di questo cambio può trovare dei metodi per renderlo più veloce ed efficiente e arrivare a destinazione in tempi brevi e in modo sostenibile”

E anche in questo ambito esistono progetti specifici come “Smart Road”, che, come raccontato da Luigi Carrariniè stato un progetto in cui abbiamo lavorato con il Ministero e altri stakeholder. È un progetto avanzato, di grande innovazione e digitalizzazione delle strade. È un progetto di cui beneficeranno i nostri utenti sia in termini di aumento della sicurezza sulle nostre strade, sia di condivisione delle nuove informazioni digitali che la strada può offrire”.

Il contesto del Festival dello sviluppo sostenibile ha spinto il PON IR a raccontare quanto sia fondamentale il lavoro contro spreco e dispersione idrica, proprio attraverso una nuova strategia e investimenti sulle reti idriche. Del resto il nostro Paese anche quest’anno ha rivelato il grande problema della scarsità idrica e soprattutto l’insufficienza in precise aree geografiche italiane. Il 25% della popolazione mondiale si trova in una condizione di stress idrico. L’evoluzione demografica, la crescente urbanizzazione e i cambiamenti climatici concorrono a sottoporre la risorsa idrica a uno stress senza precedenti, nel mondo, in Europa e in Italia. Di questo hanno discusso Angelica Catalano, Direttore Generale per le dighe e le infrastrutture idriche, MIMS, Donato Lamacchia, Autorità di Gestione PON IR.

Un obiettivo concreto è quello di digitalizzare le reti e consentire un controllo delle perdite più efficace e più efficiente, rispetto a quello che è accaduto fino ad oggi, e, come ha spiegato Angelica Catalano, a questo scopo “sono stati finanziati diciassette blocchi di interventi, per un totale di 17.000 km di rete acquedottistica (quasi due volte la distanza tra Roma e Pechino), a servizio di circa 450 agglomerati urbani. In alcuni casi registriamo perdite anche di 40/45 milioni di metri cubi di risorsa idrica l’anno. Speriamo di conseguire bene questo obiettivo e di riuscire a portare a termine in tempi previsti il risultato che vogliamo conseguire”.

Al tema dell’efficienza, della sostenibilità, del “governo” delle risorse disponibili, sono stati dedicati due  panel, cui hanno preso parte Monica Frassoni, Presidente e Co Founder di EASE (European Aliance to Save Energy) e Michele Governatori, Responsabile del Programma Energia di ECCO (Il Think Tank italiano per il clima) ma anche attori istituzionali europei e locali, e dirigenti, che vivono  e affrontano in modo ancora più diretto il problema della gestione delle reti idriche e di risorse insufficienti. Tra questi Silvia Bartolini, Direzione Generale Ambiente alla Commissione Europea, Jacopo Manca, Funzionario ARERA Paolo De Maio, Sindaco di Nocera Inferiore.

Giusto ricordare, come ha fatto Silvia Bartolini, l’enorme spreco attualmente in atto “Il 23% dell’acqua potabile viene perso durante la distribuzione. È un dato preoccupante che in Italia raggiunge il 42%; una percentuale che può variare seconda della regione. Le soluzioni sono di ammodernare le reti che nel nostro Paese sono vecchie. Siamo in una situazione in cui vediamo che la qualità delle reti idriche sono migliori in paesi che sono entrati in un secondo momento nell’UE. L’Italia è agli ultimi posti in tema di reti idriche. È importante investire in tecnologie e innovazione che possono dare grandi contributi”. 

Alcuni comuni sono già a lavoro per ammodernare le reti idriche e affrontare finalmente questo imperativo categorico, come ricordato dal Sindaco di Nocera Inferiore De Maio:Nocera Inferiore sarà coinvolto insieme ad altri comuni per governare l’efficientamento idrico e soprattutto monitorare e cercare di rendere quanto più possibile sotto controllo i vari punti di accesso alle condotte idriche, che oggi sono oggetto (in Campania specialmente) di una grande dispersione”.

C’è stato spazio anche per una discussione più ampia e strategica, che riguarda l’acqua e il suo ampio utilizzo. Su questo è tornata Monica Frassoni, Presidente di EASE, European Alliance to Save the Energy, “il tema idrico va discusso non soltanto dal punto di vista ambientale, ma anche energetico: il fatto che ci sia siccità crea difficoltà nel settore idroelettrico. Dal punto di vista industriale l’acqua è sempre stata considerata come una risorsa infinita, anche se così non è- ha spiegato Monica Frassoni- che ha poi precisato “La direttiva 4 sull’acqua del Parlamento Europeo era già un ampio campo di discussione su come proteggere tutte le acque e l’utilizzo in agricoltura. La direttiva sull’acqua potabile ha come scopo quello di combattere le perdite d’acqua, elemento trascurato”.

La partecipazione del PON IR al Festival dello Sviluppo sostenibile ha posto le basi per una più ampia partecipazione da parte di istituzioni, tecnici, esperti, cittadini e cittadine, alla discussione e alla conoscenza di quanto in atto su molti fronti per migliorare trasporti, reti, risorse idriche disponibili, e quanto si stia facendo per rispettare gli obiettivi del PNRR e più in generale dell’Agenda 2030 per i goal specifici di sviluppo sostenibile sottoscritta anche dal nostro Paese.

Webinar del 25 ottobre h 12.00.
Webinar del 25 ottobre h 12.00. Il potenziamento di infrastrutture e reti. Porti e intermodalità
Mezzogiorno in punto
Webinar del 25 ottobre h15.00
Webinar del 25 ottobre h15.00. L'efficientamento delle reti idriche. Monitoraggio e digitalizzazione
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Webinar del 26 ottobre h 12.00
Webinar del 26 ottobre h 12.00. Il potenziamento di infrastrutture e reti. Reti ferroviarie
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Webinar del 26 ottobre h15.00
Webinar del 26 ottobre h15.00. L'efficientamento delle reti idriche. Distribuzione e perdite
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Webinar del 27 ottobre h 12.00
Webinar del 27 ottobre h 12.00. Il potenziamento di infrastrutture e reti. ITS
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Webinar del 27 ottobre h15.00
Webinar del 27 ottobre h15.00. L'efficientamento delle reti idriche. Efficienza e sostenibilità
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